“Project management is the art of creating the illusion that any outcome is the result of a series of predetermined, deliberate acts when, in fact, it was dumb luck.” – Harold Kerzner
Molto interessante questa puntata, davvero tanta carne al fuoco! Nel mio piccolo, in ambito diverso, anch'io mi sono ritrovata "dall'altra parte" a rendermi conto che la soglia di professionalità che diamo per scontata per molti proprio non lo è (il mio caso limite era stato un CV che mi era stato mandato in un'email senza testo e senza oggetto. E non era un caso di phishing, era proprio stata inviata così da una persona reale!).
Grazie aver letto e per il tuo commento :-) In effetti sì, cose che per me sono la normalità evidentemente non lo rappresentano per un sacco di cosiddett* "professionist*", e penso che in effetti sia un discorso molto trasversale...
Leggo sempre con interesse :) Ho imparato molto anche dal tuo podcast! Non sono mai riuscita a fare un corso con te (anch'io adesso sono immersa nella formazione: le parole contano di STL e un corso sulla dislessia su coursera). Ma spero in futuro. Magari sull'AI!
Anche io ho trovato molto interessante questo numero della tua newsletter. Purtroppo molti di noi freelance non hanno un'esperienza in azienda e l'università non ti prepara al mondo del lavoro. Pertanto ci sono lacune che non vengono colmate. Grazie anche per i consigli di lettura/visione/ascolto. Andrò a sentire il podcast che parla di apprendimento linguistico, mentre mi sto già gustando L'invasione - mi riporta indietro agli anni dell'università e al mio amore per la linguistica!
Penso che l'università abbia sicuramente delle colpe, ma penso anche che (attenzione, mode vecchia trombona on...) che troppe persone si approccino alla professione (la nostra e tante altre) con grandissima faciloneria, salvo poi lamentarsi quando le cose non vanno. E dico "approcciarsi" ma in realtà mi riferisco anche a tant* professionist* cosiddett* "affermat*", che ad affermarsi spesso non si capisce bene come abbiano fatto...
Molto interessante questa puntata, davvero tanta carne al fuoco! Nel mio piccolo, in ambito diverso, anch'io mi sono ritrovata "dall'altra parte" a rendermi conto che la soglia di professionalità che diamo per scontata per molti proprio non lo è (il mio caso limite era stato un CV che mi era stato mandato in un'email senza testo e senza oggetto. E non era un caso di phishing, era proprio stata inviata così da una persona reale!).
Grazie aver letto e per il tuo commento :-) In effetti sì, cose che per me sono la normalità evidentemente non lo rappresentano per un sacco di cosiddett* "professionist*", e penso che in effetti sia un discorso molto trasversale...
Leggo sempre con interesse :) Ho imparato molto anche dal tuo podcast! Non sono mai riuscita a fare un corso con te (anch'io adesso sono immersa nella formazione: le parole contano di STL e un corso sulla dislessia su coursera). Ma spero in futuro. Magari sull'AI!
Io e Ruben abbiamo fatto parte dello stesso team per un po' e ho seguito la prima edizione del suo corso, sempre consigliatissimo :)
Anche io ho trovato molto interessante questo numero della tua newsletter. Purtroppo molti di noi freelance non hanno un'esperienza in azienda e l'università non ti prepara al mondo del lavoro. Pertanto ci sono lacune che non vengono colmate. Grazie anche per i consigli di lettura/visione/ascolto. Andrò a sentire il podcast che parla di apprendimento linguistico, mentre mi sto già gustando L'invasione - mi riporta indietro agli anni dell'università e al mio amore per la linguistica!
Penso che l'università abbia sicuramente delle colpe, ma penso anche che (attenzione, mode vecchia trombona on...) che troppe persone si approccino alla professione (la nostra e tante altre) con grandissima faciloneria, salvo poi lamentarsi quando le cose non vanno. E dico "approcciarsi" ma in realtà mi riferisco anche a tant* professionist* cosiddett* "affermat*", che ad affermarsi spesso non si capisce bene come abbiano fatto...